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Martedì 10 dicembre 2024

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Asti-Cuneo: “I lavori riprendono in estate”

Il premier Conte e il ministro Toninelli dopo l'incontro in Prefettura: “Siamo venuti a risolvere un problema, abbiamo definito un percorso e i tempi". Gli amministratori: "Speriamo, controlleremo ma mancano le opere accessorie"

La Guida - Asti-Cuneo: “I lavori riprendono in estate”

Cuneo – “Siamo venuti per risolvere un problema, abbiamo definito un percorso e i tempi dovrebbero essere definiti. Risparmiamo 213 milioni: sblocchiamo i cantieri con un approccio diverso rispetto al passato. Progetti sostenibili e nessun regalo ai concessionari”.

Con queste parole il premier Giuseppe Conte ha fatto il punto sulla situazione all’uscita dalla Prefettura di Cuneo dopo il sopralluogo sul troncone interrotto della Cuneo-Asti a Cherasco e dopo l’incontro con una delegazione dei sindaci, il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, i parlamentari e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Il calendario sembra definito: mercoledì 20 marzo documenti al pre-Cipe a Roma, il 4 aprile riunione del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), entro l’estate conclusione degli espropri del primo lotto, quello da Verduno ad Alba, e partenza dei cantieri, in 3 anni l’autostrada sarebbe terminata.
All’incontro ha partecipato anche il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, il primo ad uscire dalla Prefettura e a rispondere alle domande.

“Abbiamo una rinione pre-Cipe mercoledì 20 marzo e il Cipe il 4 aprile – spiega il ministro Toninelli – e se i documenti saranno gli stessi che ho visto al ministero possiamo procedere già con gli espropri e iniziare i lavori entro l’estate con un risparmio di 213 milioni di euro, che sono per i cittadini e senza regali e proroghe al concessionario. Quattro anni di proroghe sulla Torino-Milano valevano 1025 milioni di euro e ora anche con il valore di subentro risparmiamo rispetto al progetto precedente. Il progetto sarà quello di Delrio, la differenza sta nella proroga e dunque non avremo neppure bisogno del parere dell’Europa. Il cantiere partità nel primo dei due lotti”.

Il concessionario dell’autostrada A33, il gruppo Gavio, si impegnerebbe ad anticipare i 350 milioni necessari per completare la Cuneo-Asti, anticipandoli dall’eventuale nuova concessione, nel 2026, della Torino-Milano. Questi soldi verrebbero scomputati da quanto dovuto dallo stesso concessionario in caso di nuovo affidamento della stessa Torino-Milano, nel caso in cui si aggiudicasse il rinnovo della concessione. Non una proroga, come prevedeva il progetto Delrio, ma un’anticipo con una remunerazione dell’investimento che secondo il ministro Toninelli è in linea con quanto avviene nei contratti delle concessioni pubbliche.

“La conoscete bene l’Asti-Cuneo, un progetto terribile di un’autostrada che finisce sui campi – ha detto il premier Conte – un progetto fermo dal 2012 che noi cerchiamo di sbloccare risolvendo il problema. Abbiamo recuperato un progetto che già c’era sostenibile sia dal punto di vista finanziario che ambientale e risparmiamo soldi dei cittadini. Il nostro è un approccio diverso dal passato, nessun regalo ai concessionari. Il progetto inziale costava 988 milioni è lievitato a 2 milardi e 450 milioni”.

C’è soddisfazione da parte dei sindaci e del presidente della Regione Chiamparino. Il presidente della Provincia Federico Borgna annuncia all’uscita che il presidio davanti alla Prefettura sarà rimosso e termina questa sera. Ma ci sono ancora tanti ma… e sono quelli che riguardano le opere accessorie e anche i presunti risparmi. Per questo gli amministratori del territorio hanno chiesto un controllo serrato e periodico della situazione per monitorare che tutto sia realizzato come è stato annunciato.

“Dal punto di vista progettuale – ha sottolineato Sergio Chiamparino – non cambia niente. Siamo soddisfatti ma terremo gli occhi bene aperti sul progetto e sulla calendarizzazione. Quel che non si è capito è da dove derivino questi presunti risparmi. Forse sono i risparmi già fatti dal progetto Delrio, cioè i risparmi dell’evitare il percorso con il tunnel sotto Verduno. Cercheremo di capire e staremo attenti. Cambia la parte economico-finanziaria che concede un aumento del prezzo di subentro sulla Torino-Milano in luogo della proroga della concessione, sostenendo che per questa modifica non è necessaria una nuova procedura di autorizzazione della Commissione europea e anche su questo ho dei dubbi”.

“Non abbiamo capito da dove vengono i risparmi – aggiunge il sindaco di Alba Maurizio Marello – perché non ci è stato detto. I soldi non ci sono però per le opere accessorie che significa niente strada per l’ospedale di Verduno ma solo i soldi per l’adeguamento e la ristrutturazione della tangenziale di Alba”.

“Siamo contenti, il presidio ha funzionato – conclude Borgna – e verrà smantellato.  Speriamo anche nell’istituzione, come abbiamo chiesto, di un tavolo ministeriale che periodicamente si riunisca per verificare l’andamento delle procedure. Oggi l’importante che si diano risposte concrete a un territorio troppo penalizzato”.

 

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