Torino – “Siamo oltre l’indignazione, oltre la vergogna!”. Protesta delle organizzazioni sindacali del comparto sanità privata, venerdì davanti alla sede Aiop di Torino per denunciare la mancata firma del contratto nazionale collettivo di lavoro.
Entro il 30 luglio le associazioni datoriali di categoria avrebbero dovuto convocare i sindacati per la firma definitiva, dopo 14 anni di attesa e di trattative, ma non è successo.
“Un comportamento scioccante e vergognoso, sulla pelle di tutte le professioniste e i professionisti della sanità privata, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto. Mai ci era capitato di assistere ad un comportamento tanto irresponsabile – affermano i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -. A fronte del fatto che Ministro e Regioni tutte si sono impegnate per garantire più risorse al sistema (così da compensare il 50% dell’aumento del costo contrattuale per parificare salari del personale pubblico e privato accreditato) questi soggetti si permettono di non riconoscere gli impegni sottoscritti. Da mesi lavoriamo affinché tutte le garanzie necessarie a portare a buon fine questa trattativa siano assicurate dalle Istituzioni e oggi dicono che ancora non basta”.
A Cuneo la trattativa interessa aziende importanti come Amos, la Casa di Cura Città di Bra, la Clinica San Michele di Bra, la Casa di Cura Montesserat, Orizzonti Speranza e più di mille lavoratrici e lavoratori che in queste realtà vi operano.
“Chiediamo alle Regioni di prendere posizione contro chi non riconosce dignità al lavoro. Il Governo e le Regioni intervengano per condannare questi comportamenti e sanzionarli revocando gli accreditamenti” dicono in sindacati.