Alba – Nella mattinata di oggi (martedì 1° febbraio) i Carabinieri di Cuneo e di Asti, con colleghi trentini, hanno eseguito cinque misure cautelari in carcere: ci tratta di cinque persone indiziate per associazione a delinquere finalizzata a reati predatori, per 26 furti in abitazione e una rapina (che fruttò 100.000 euro in denaro e gioielli). I soggetti, sinti piemontesi, agivano come trasfertisti del crimine e prendevano di mira ville isolate in Trentino: il bottino individuato finora si aggira sui 185.000 euro. Le indagini erano scattate da alcuni episodi di furto con raggiro: i ladri si erano presentati come tecnici dell’acquedotto incaricati di verificare la purezza dell’acqua e l’assenza di metalli pesanti, sottraendo poi denaro e preziosi.