Sono trascorsi ormai più di sessanta giorni dall’inizio della guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina. Una guerra che non accenna a una svolta e che, nel suo cieco, determinato e violento progredire svela obiettivi e ragioni sempre più incomprensibili in questo inizio di XXI secolo.
Con questa guerra, la Russia ha infatti intrecciato, nel suo confronto con l’Occidente, ragioni di sicurezza, di avvicinamento della Nato alle sue frontiere, di ostilità nei confronti di un’attenzione, in Ucraina e nel suo estero vicino, ai valori della democrazia e dello stato di diritto, ragioni di ricomposizione di gloriosi imperi perduti e forti richiami ad identità culturali e religiose, nonché ragioni di competizione e muscolosa presenza sulla scena internazionale.
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