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Giovedì 3 ottobre 2024

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La sicurezza e frazioni al primo posto

Franco Civallero, 71 anni, imprenditore, è il candidato unico della colazione di centrodestra

La Guida - La sicurezza e frazioni al primo posto

Franco Civallero, 71 anni, di Cuneo, è un pensionato, ex dirigente di azienda, imprenditore, co-fondatore della Onlus Misericordia di cui è stato presidente, già vicepresidente della Bre Banca Lannutti Cuneo e presidente della Piemonte Volley, già vice presidente della Subalcuneo di balon, attuale presidente Lions Club e dello storico circolo di piazza Boves ‘L Caprissi. È stato anche segretario generale del Comitato organizzatore del 69° Raduno Nazionale dei Bersaglieri a Cuneo incarico che ha dovuto abbandonare. Era stato in corsa anche per la presidenza del Csv ed è stato presidente del Comitato Insieme per la Est-Ovest. In politica ha avuto due esperienze: negli anni della Prima Repubblica con il Partito Liberale, e nel 2007 con la lista “Idee e Impegno” che appoggiava la candidatura a sindaco di Alberto Valmaggia. Ora è il candidato del centrodestra con quattro liste in appoggio Fratelli d’Italia, Lega Salvini Piemonte, Forza Italia-Udc, e la lista civica SìAmo Cuneo.

Dieci anni fa Borgna ha ricevuto in eredità un bel pacchetto di progetti finanziati. Poi cinque anni fa è stato l’autore del Pisu 2 e del Piano Periferie. Ora c’è il Pnrr e Cuneo deve spendere entro il 2026, 56 milioni (Pinqua, Scuola Borgo Gesso, Biblioteca e caserma Montezemolo). Come gestirà un pacchetto così consistente di finanziamenti?

Sul tema faremo un investimento in competenze per evitare gli errori commessi in questi anni con progetti che non centravano nulla con l’oggetto dei bandi. Metteremo subito al lavoro una squadra di professionisti che affiancherà gli uffici comunali, coinvolgendo tutti gli attori sociali interessati.

Il parcheggio sotterraneo di piazza Europa: andrà avanti sulla strada intrapresa dall’amministrazione Borgna?

Assolutamente no, questo è chiaro nel nostro programma: bloccheremo subito l’attuale progetto, difendendo la nostra bellissima piazza Europa!

Capitolo ospedale: Confreria per il nuovo? E il futuro dell’area del Santa Croce? E cosa deciderà di fare come sindaco per impedire questo continuo depauperamento del Santa Croce?

Sul tema penso che non dobbiamo prenderci in giro: la decisione su Confreria è già stata avvallata dalla conferenza dei Sindaci ed è arrivata una prima proposta progettuale al vaglio dell’Aso. Piuttosto dovremo concentrarci sull’area dell’edificio attuale e qui mi prendo sin da ora l’impegno a lavorare per assicurare la sua valorizzazione con il trasferimento di alcuni enti (es. della sede della Asl Cn1) e l’utilizzo di alcune aree per attività sanitarie cittadine (es. prelievi del sangue).

Appena inaugurato il Parco Parri, rimane la questione caserma Montezemolo da sistemare in attesa del progetto definitivo. Cosa intende fare di un’area così strategica?

L’area dovrà essere uno spazio multifunzionale offerto ai cittadini e avere la disponibilità per allestimenti fieristici interni ed esterni, ma progettati con soluzioni ambientalmente compatibili; quindi, no a piastre di cemento e ad altre soluzioni poco green.

Piazza Martiri e sferisterio, una storia lunga decenni che non ha mai trovato soluzioni. Farà qualcosa?

Lo sferisterio andrà ammodernato con investimenti concordati con la società locale, ma dovrà continuare a rimanere nell’attuale luogo. Per quanto riguarda il parcheggio ci si dovrà confrontare con la cittadinanza, cercando di contemperare l’esigenza di parcheggi da parte dei residenti con la necessità di creare aree verdi.

I rapporti tra Comune e società sportive sono sempre difficili, tra convenzioni, impianti e palestre sovrautilizzate senza investimenti strutturali. Lo sport è ancora interesse comune o abbandonato alla buona volontà del volontariato o al business dei privati?

È evidente che nuovi locali e infrastrutture sportive vanno realizzati. Al riguardo, ringrazio tutte le associazioni che in questi anni si sono adoperate per realizzare in proprio investimenti sulle strutture, in presenza di un Comune latitante.

Gli investimenti sull’altipiano hanno trasformato in 20 anni la città: prima il centro storico poi il centro e ora le porte di ingresso. E le frazioni, dove abita il 45% dei cuneesi, cosa devono aspettare?

Le frazioni sono le prime nel nostro programma e dovranno essere ascoltate in modo continuativo, garantendo pari opportunità per tutti i loro residenti, non solo in periodo elettorale. Collegamento col centro cittadino attraverso la realizzazione di piste ciclo-pedonali, mantenimento dei servizi primari, sicurezza stradale ed illuminazione pubblica saranno temi all’ordine del giorno.

Tanto è stato fatto ma ci sono ancora partite “storiche” da risolvere come l’utilizzo e la destinazione di edifici e aree dismesse o in fase di dismissioni (Palazzo Chiodo, Palazzo Audifreddi, Italgas, Palazzo della stazione). Quale priorità darà?

Luoghi di cultura e sale per eventi saranno potenziati e oggetto di investimenti. Palazzo Chiodo, Palazzo Audifreddi, Palazzo Samone, ex Mater Amabilis, tutti luoghi che dovranno consentire una ripartenza culturale di Cuneo, tema ormai al palo da troppi anni.

Come pensa di cambiare la viabilità cittadina? Nuovi parcheggi di testata? Nuove Ztl? Nuove isole pedonali? Nuovi posti auto blu? Nuove piste ciclabili? Free Bus?

Le aree pedonali non verranno ulteriormente sviluppate nell’attesa di gestire al meglio quelle esistenti, mentre per quanto riguarda i parcheggi provvederemo a definire un piano complessivo con nuovi parcheggi di testa, lo stop alle strisce blu e maggiori parcheggi per i residenti. Porremo poi rimedio al salasso dei parcheggi in zona Ospedale. Garantiremo free bus nei giorni di mercato. A nuove Ztl diremo invece di no! Interverremo poi sui numerosi punti critici delle piste ciclabili.

Il tema della spesa corrente del Comune è una delle grandi sfide del futuro tra esternalizzazioni dei servizi, assunzioni, nuovi progetti, manutenzioni e gestioni. Come l’affronterà?

I servizi vanno mantenuti all’interno del Comune, ma cercheremo di portare una visione manageriale, facendoci affiancare da specialisti in tema di organizzazione aziendale, con l’obiettivo di assicurare maggiore efficienza e minore burocrazia. A fronte dei risparmi garantiremo un’immediata riduzione di imposte comunali.

Circonvallazione?

Sì, ma rivedendo il tracciato a minimo consumo di suolo.

Cittadella dello Sport a San Rocco?

Illuminata?

Sì, ma con eventi musicali da vivere.

Viale Angeli chiuso al traffico?

No.

Nuovo Piano regolatore dopo quasi 20 anni da quello in vigore?

Sì.

Se va al ballottaggio farà apparentamenti e con chi? Se perderà che indicazioni darà ai suoi elettori?

La nostra è una coalizione di centro-destra e al ballottaggio chiederò il supporto di tutti i cittadini che vogliono cambiare e dare una svolta per una politica che non sia più gestione di potere, ma servizio per il cittadino, e che non si ritrovano in quella svolta a sinistra presa dall’attuale amministrazione.

Se vince ha già in mente una squadra di giunta?

Fin troppo in questi anni a Cuneo si è sentito parlare di posti ed emolumenti: una vera politica di gestione del potere. Proprio per questo posso dire sin da ora che io e la mia giunta rinunceremo a parte dei nostri emolumenti, destinando il ricavato a beneficio di anziani e cuneesi in difficoltà.

La scelta dell’ultima ora di partiti che si sono sempre disinteressati alla città, così è sembrata la sua candidatura. Non è un brutto biglietto da visita?

Il percorso che mi ha portato ad accettare la candidatura è stato frutto di una lunga concertazione su programmi per il bene di Cuneo, oltre che di confronto con la mia famiglia. La mia esperienza nel mondo del volontariato mi ha insegnato inoltre che, quando si tratta di prendere decisioni che riguardano la collettività, devono sempre essere ben ponderate. La nostra è stata una scelta chiara e trasparente, di cui vorrei prendermi il merito, e la competizione è tutta aperta. Cosa questa ben diversa da quanto fatto dalla maggioranza uscente che ha espresso il proprio candidato divisa nella gestione dei posti per accontentare tutti.

Un non politico imprestato alla politica partitica. Come ne uscirà?

Sono una persona che nella vita ha sempre lavorato nel mondo della produzione, dove non sono ammesse pigrizie, astrattezze, imprecisioni. Un mondo che individua obiettivi e poi ti chiede di raggiungerli, se no vai a casa: è una grande scuola di concretezza che può essere importante anche nel pubblico. E poi negli anni mi sono anche dedicato sempre al volontariato, mondo che ti fa conoscere e capire le vere esigenze della gente. Poi non capisco perché nel locale debba esserci così sfiducia nei partiti, soprattutto quando questi hanno la saggezza di candidare appunto persone con una lunga esperienza nel mondo economico e reale. Sono felice di essere appoggiato da tutto il centrodestra unito: noi siamo l’originale, non fotocopie nascoste in liste civiche. Inoltre, ho il sostegno di molti cittadini che non sono per nulla soddisfatti di questa deriva a sinistra di Cuneo. La candidata sindaco della maggioranza uscente appartiene al Pd, mentre io non ho tessere e nessuno mi ha chiesto di farne oggi né domani. Il legame con la politica ci consentirà poi di creare una vera e propria rete con la Provincia, la Regione e lo Stato.

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