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Sabato 12 ottobre 2024

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Borgo, commemorazione in ricordo di Giovanni e Spartaco Barale

I due, padre e figlio, furono trucidati il 1° gennaio 1944 a Castellar di Boves

La Guida - Borgo, commemorazione in ricordo di Giovanni e Spartaco Barale

Borgo San Dalmazzo – Il canto di “Bella ciao” ha aperto e chiuso questa mattina (sabato 31 dicembre) la cerimonia di commemorazione del 78° anniversario della morte di Giovanni e Spartaco Barale, organizzata dalla sezione Anpi Borgo e valli.

I due, padre e figlio, vennero barbaramente assassinati dai nazifascisti il 1° gennaio 1944 a Castellar di Boves.

La presidente dell’Anpi Borgo e valli, Maddalena Forneris, ha ricostruito con accenti commossi gli ultimi istanti di vita dei due eroi partigiani, evidenziandone la dignità e il profondo amore per l’Italia.

Erano presenti gli alpini e le associazioni combattentistiche e d’arma. Molti i rappresentanti delle istituzioni e delle amministrazioni locali, con in prima fila la sindaca di Borgo Roberta Robbione, insieme ad alcuni assessori.

“La figura di Giovanni Barale mi ha sempre guidato nelle mie scelte di vita e politiche – ha detto Robbione -. Da giovane partecipò alle lotte “per il pane e per la pace”: due termini di grande attualità, ancora oggi c’è bisogno di impegnarsi per la giustizia e la pace. Come Giovanni e Spartaco Barale anche noi siamo chiamati a fare scelte forti. Contrariamente a quanto dice qualcuno, non siamo figli del fascismo, siamo figli della Resistenza. I nostri valori non sono quelli del fascismo, ma dell’antifascismo. Auguro a noi tutti di essere sempre capaci di fare scelte per la libertà e per la pace”.

Forte riaffermazione dei valori dell’antifascismo anche negli interventi che si sono susseguiti, da Sergio Giraudo, assessore del Comune di Demonte, a Paolo Alemanno, presidente provinciale dell’Anpi; da Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, a Ughetta Biancotto, storica esponente dell’Anpi, intervallati dalle note di “Fischia il vento” e di altri canti partigiani.

La cerimonia si è conclusa davanti alla tomba della famiglia Barale, dove il nipote Dario Barale e l’Anpi, insieme alle autorità, hanno deposto un omaggio floreale. Con loro anche il piccolo Massimo, a rappresentare un ideale passaggio di consegne alle nuove generazioni.

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