Cuneo – Alcune decine di lavoratori e sindacalisti del comparto metalmeccanico in Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno portato la voce del mondo del lavoro in presidio sotto la sede di Confindustria Cuneo, in corso Dante, nella mattinata di oggi (venerdì 7 luglio): senza rivendicazioni particolari né per singoli casi aziendali, ma per cercare un’alleanza nelle richieste al governo nazionale, per una vera politica industriale nel nostro Paese. Temi troppo spesso dimenticati, hanno voluto ribadire i rappresentanti sindacali, come sintetizza Paolo Giordanengo (Uilm, in Alstom): “Il nostro appello agli industriali è per unire le forze nel far sentire le nostre richieste, perché in Italia da troppo tempo nessuno, a partire dal governo, pensa più ai lavoratori e alle imprese. La ricchezza di questo Paese è nelle sue braccia, nella piccola e media e nella grande impresa, eppure c’è qualcuno che se ne sta occupando? I fondi del Pnrr sono solo per marciapiedi, strade e aree verdi? Non ha senso, pare che questo esecutivo si sia dimenticato di chi lavora e di chi dà lavoro”. Una richiesta di alleanza che parte anche dal cuneese, dove comunque per il pomeriggio di oggi sullo sciopero dei metalmeccanici (comparto scelto per questo “segnale” alle forze politiche) le aspettative non sono molto alte, sia per i tempi stretti di proclamazione sia per la mancanza di assemblee e di momenti per coinvolgere i lavoratori.