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Giovedì 12 dicembre 2024

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Tensioni tra vicini, anche per i cani: a processo per minacce

In aula sono stati ricostruiti episodi di scontro e ingiurie tra persone, poi degenerati in espressioni più gravi

La Guida - Tensioni tra vicini, anche per i cani: a processo per minacce

Beinette – I cinque cani del vicino abbaiavano di continuo, uno in particolare, e loro avevano chiesto al signor C. F. di trovare un modo per contenerne il disturbo. La soluzione escogitata, con l’intervento degli avvocati e di un esperto, sembrava poter essere la realizzazione di una paratia in aggiunta alla recinzione che fungesse da ostacolo visivo per i cani in modo da calmarli un po’, ma a questa opzione il proprietario dei cani aveva reagito con un augurio di morte che, anche se deprecabile come frase, non sembrava potesse costituire il presupposto per una denuncia per minacce. Quando però i destinatari del lugubre augurio, pronunciato agli inizi del 2021, vennero a sapere che il loro vicino aveva in precedenza espresso con altre persone ben altri sentimenti nei loro confronti, il procedimento per minacce iniziò il suo corso approdando in un’aula del tribunale di Cuneo. Davanti al giudice oltre ai coniugi minacciati, che hanno riferito di insulti e gesti molto aggressivi da parte del vicino, tra cui una manovra spericolata con l’auto quasi a voler investire la figlia della coppia che girava in bici intorno a casa, hanno parlato altri tre vicini delle parti offese, che per un certo periodo avevano avuto rapporti cordiali con il proprietario dei cani. “Un giorno, poco prima del lockdown, gli chiedemmo un passaggio per andare in ospedale perché la nostra auto era rotta e lui ci disse che ce lo dava volentieri, mentre gli ‘altri’, piuttosto li avrebbe messi sotto – ha riferito la vicina -; poi venne a chiederci di firmare una petizione in cui dichiaravamo che i suoi cani non davano fastidio e disse che se lo avessero obbligato a costruire la paratia gli avrebbe ammazzato i figli”. Frasi confermate dal marito e dal figlio della signora il quale aveva aggiunto che già nel 2019 era stato avvicinato dal signor C. F. che gli aveva detto che se i suoi cani fossero stati avvelenati lui avrebbe ammazzato i figli dei vicini . “I rapporti tra noi si sono incrinati perché passava sempre davanti casa nostra con i cani che sporcavano a terra davanti al cancello – ha dichiarato il marito della vicina -, glielo feci notare ma lui mi rideva dietro; un giorno gli ho detto quello che pensavo di lui e mi denunciò per ingiurie”. Il processo proseguirà il 15 gennaio.

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