È stato inaugurato nella mattina di oggi, giovedì 4 aprile, il cantiere per adeguare i locali al piano terra e in parte del primo piano dell’edificio Mater Amabilis in Viale degli Angeli, destinati a ospitare alcuni servizi dell’Asl Cn1, come il consultorio familiare, la neuropsichiatria infantile e la guardia medica. La conclusione dei lavori affidati dall’Asl Cn1 alla Fantino Costruzione spa, è prevista in circa due mesi. A seguire, entro la fine dell’estate, è previsto l’avvio dei lavori per l’ospedale di comunità, finanziato con 2,5 milioni dal Pnrr, che troverà posto al primo piano dell’edificio, destinato a diventare a tutti gli effetti una sorta di “cittadella della salute”.
All’avvio del cantiere sono intervenuti l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e altri primi cittadini del distretto Sud Ovest, con il direttore generale dell’Asl Cn1 Giuseppe Guerra.
Servizi Asl e Ospedale di comunità
“I locali che sono da riadattare si trovano al piano terra e una parte al piano primo – spiega il direttore generale dell’Asl Giuseppe Guerra – e saranno destinati alla realizzazione di una zona da adibire a sede di attività istituzionali dell’AslCn1 nell’ottica di un miglioramento dei servizi. La restante parte, non oggetto di questo appalto, sarà invece destinata all’Ospedale di Comunità, finanziata con 2,5 milioni di euro del Pnrr”.
Il consultorio al momento si trova al terzo piano in via Carlo Boggio, mentre la neuropsichiatria infantile si trova in corso Francia a Villa Santa Croce (nei locali al piano terra che saranno destinati agli ambulatori dei servizi di vaccinazione e medicina legale), nell’ottica di ridefinire gli spazi per rendere più funzionali i locali che ospitano servizi dell’Asl Cn1 in città.
L’antico complesso conventuale annesso al Santuario degli Angeli è stato concesso in comodato d’uso gratuito dal comune di Cuneo all’Asl Cn1. L’immobile è vincolato dalla Soprintendenza e gli interventi dovranno quindi rispettare le consistenze architettoniche e dei sistemi costruttivi che lo connotano e qualificano. L’edificio ha una superficie in pianta di circa 4.320 metri quadrati suddivisi per 2.380 al piano terra e 1940 al piano primo: 1800 metri quadrati saranno destinati all’Ospedale di Comunità.
La sindaca, Patrizia Manassero, ha sottolineato anche l’importanza di “riattivare a breve un piano di questo edificio. Siamo fiduciosi che i servizi sanitari che lì saranno destinati sono il primo passo nella prospettiva che il Mater Amabilis diventi un nuovo polo territoriale a beneficio della salute dei cittadini. Guardiamo con fiducia alla trasformazione del resto della struttura in ospedale di comunità grazie ai fondi Pnrr. Sarà un momento importante in cui finalmente anche Cuneo sperimenterà un nuovo approccio nella cura: la medicina di territorio è dimensione importante da potenziare e strategico è il corretto equilibrio tra servizi territoriali e ospedale. Questo è un primo importante passo, insisteremo perché questo equilibrio venga assicurato. Auspichiamo anche che a livello nazionale e regionale si lavori per potenziare il personale sanitario al fine di garantire il migliore funzionamento delle nuove strutture”.
Cittadella della salute e il futuro del Santa Croce
“Al Mater Amabilis nasce una cittadella della salute che rappresenta un ulteriore salto di qualità nell’offerta sanitaria sul territorio per differenziare i servizi rivolti ai cittadini e ai cronici da quelli delle acuzie” ha detto l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, che poi ha anche ampliato lo sguardo all’attuale ospedale Santa Croce. “Questo è un primo passo, importante, che va nella direzione di dare una risposta. Sarà sufficiente questa cittadella? No, non sarà sufficiente. Iniziamo da qui, e in futuro abbiamo già la previsione di fare ulteriori posti, ulteriori letti di comunità, nell’attuale struttura dell’ospedale Santa Croce, quando sarà dismessa con la costruzione del nuovo ospedale al Carle. Altri ulteriori servizi di comunità saranno attivati nella struttura dismessa del Santa Croce. Saranno ulteriori tasselli per dare quella risposta di territorio e di medicina territoriale”.