Oggi i vicini francesi vanno al voto per il secondo turno delle elezioni politiche. Dopo il primo turno delle elezioni anticipate del 30 giugno che ha visto la netta vittoria del partito di estrema destra Rassemblement National, che insieme agli alleati ha raggiunto il 33,2% dei voti ma con punte molto alte nei paesi di confine dalla Valle Roya alla Costa Azzurra. Secondo posto per il Nuovo Fronte Popolare, l’alleanza di sinistra, che ha ottenuto il 28% delle preferenze. La coalizione Ensemble pour la République dell’attuale presidente Emmanuel Macron si è invece fermata al 20,83%.
Con il ballottaggio di domenica il Rassemblement National cercherà di ottenere la maggioranza assoluta dei seggi all’Assemblea Nazionale. I francesi devono ancora assegnare 501 seggi, dopo che i primi 76 sono stati assegnati al primo turno di domenica scorsa.
In questa settimana tra i due turni, più di duecento candidati centristi e di sinistra si sono ritirati dalla corsa per aumentare le possibilità dei loro rivali moderati e cercare di impedire ai candidati del National Rally di vincere, diminuendo le possibilità dell’estrema destra di ottenere la maggioranza assoluta. Potrebbe essere l’inizio di quello che viene definito il governo di “coabitazione” che si verifica quando presidente, che rimarrà in carica fino al 2027, e primo ministro appartengono a coalizioni o partiti diversi anche opposti.
Nei sondaggi il Rassemblement viene dato fra 175 e 205 seggi, lontanissimo da quota 289 che puntava a raggiungere per governare con la maggioranza assoluta. Il Nuovo Fronte Popolare insegue a 145-175 seggi, Ensemble (i macroniani) si attesta a 118-148.
I seggi saranno aperti dalle 8 del mattino fino alle 18, ma in alcune città più grandi chiuderanno alle 19 e alle 20.00, come a Parigi.