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Martedì 10 dicembre 2024

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Cappelle affrescate nei paesaggi alpini in Val di Susa, nel torinese e Valle d’Aosta

Tre itinerari tra architetture e affreschi, in Valle di Susa e Val Sangone, lungo uno dei percorsi che scende dal Granda San Bernardo e nel pinerolese

La Guida - Cappelle affrescate nei paesaggi alpini in Val di Susa, nel torinese e Valle d’Aosta

Con l’app Chiese porte aperte è possibile inoltrarsi alla scoperta di un itinerario tra le cappelle affrescate dai pennelli di autori tardo-gotici, immerse nel paesaggio alpino della valle di Susa e della Val Sangone.
L’itinerario inizia a Bardonecchia, con la visita alle cappelle di San Sisto in frazione Melezet (risalente al XV secolo), di Notre Dame du Coignet in frazione Les Arnauds (XV secolo) con la facciata affrescata, e dei Santi Andrea e Giacomo (XVI secolo) nella frazione Horres, a 1.700 metri di quota, circondata da pascoli e posta su un declivio dal quale si può ammirare un bellissimo panorama della conca di Bardonecchia.

Inoltrandosi nel parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, l’itinerario propone la visita alla cappella dell’Annunciazione (XV) in frazione Oulme a Salbertrand, quindi si sale ad Exilles, in frazione Deveys, per la visita alla cappella di San Biagio Vescovo e San Pietro apostolo (XV secolo), oggetto nel tempo di numerosi interventi di manutenzione e restauro. Da qui si prosegue per Chiomonte, per le visite alla cappella di Sant’Andrea (XVI secolo), in frazione Ramats, e alla chiesa di Santa Caterina (XIII secolo), restaurata con i suoi splendidi affreschi trecenteschi, la sua architettura romanica. Sulle alture di Gravere, in frazione Losa, lungo la carrozzabile che da Susa sale verso il Pian del Frais, non può mancare la visita alla Certosa Madonna della Losa, che risale al XII secolo, con un ciclo affrescato..
La risalita verso il Moncenisio prosegue a Meana, con la cappella di San Costanzo, quindi a Giaglione si visita la cappella di Santo Stefano (XII secolo), il cui esterno è decorato con il celebre ciclo di affreschi raffigurante la Cavalcata dei Vizi e delle Virtù datati tra il 1483 e il 1490 e a nelle frazione di Ferrera Cenisio, lungo la strada che sale al valico del Moncenisio, la Chiesa di San Giorgio.
Sulla strada del ritorno verso Torino, merita una sosta per la visita la cappella di San Sebastiano a Giaveno.

Canavese, Val Di Lanzo e Valle D’Aosta

Un altro itinerario si snoda invece lungo uno dei percorsi della via Francigena che scende dal Gran San Bernardo, con architetture romaniche e cicli affrescati tra il XII e il XV secolo. La partenza è da Nole, nel torinese, con la cappella di San Grato, “scrigno” affrescato risalente agli anni ottanta del Cinquecento con un ciclo pittorico sul “mistero pasquale. L’itinerario prosegue a Lemie, in località Forno, con la cappella di San Giulio e a Baldissero Canavese è possibile visitare la cappella di Santa Maria di Vespiolla, la cui presenza è attestata in un documento del 1122 e al cui interno si possono ammirare affreschi attribuite alla bottega del pittore Giacomino di Ivrea. Si prosegue con la chiesa romanica di Santo Stefano di Sessano, a Chiaverano, piccolo paese sulla via Francigena, lungo le pendici della Serra dell’anfiteatro morenico di Ivrea. Molto suggestiva la vista dall’esterno dell’abside e del campanile posto al centro della facciata e ingresso della chiesa, soluzione tipica delle chiese francesi dell’epoca. Al suo interno un ciclo di affreschi eseguiti tra il XI e il XII secolo che per quanto compromessi dal tempo e dall’incuria rappresenta un momento alto dell’arte romanica canavesana. Si segnala anche il giardino medievale. Si entra in Valle d’Aosta, a Verrayes, in frazione Marseiller, per visitare la cappella di San Michele che sorge su un promontorio affacciato sulla valle centrale.
La volta e le pareti dell’aula sono interamente coperte da affreschi opera di Giacomino da Ivrea.
L’itinerario si conclude a Valgrisanche, in località Mondanges, con la cappella in stile neogotico di San Giuseppe, Sant’Ilario e Santa Barbara.

Pinerolese

Testimonianze artistiche, opera di noti pittori itineranti, in territori crocevia di popoli e religioni, sono visitabili lungo un itinerario che si sviluppa nel pinerolese. Si può partire da Frossasco, con la visita alla cappella della Madonna del Boschetto, risalente al periodo medievale, in cui è conservato un ciclo di affreschi degli ultimi anni del XV secolo. Appena fuori dal centro abitato di Pinerolo vale una deviazione la visita alla cappella di Santa Lucia alle Vigne che conserva al suo interno affreschi realizzati nel XV secolo da Bartolomeo Serra e dalla sua bottega. Il più antico edificio religioso di Villafranca Piemonte è la cappella di Santa Maria di Missione, ricostruita alla fine del Trecento e arricchita di pregevoli affreschi datati intorno agli anni Trenta del Quattrocento, opera del pittore Aimo Dux, frescante di scuola lombarda. I cicli di affreschi quattrocenteschi che impreziosiscono e ricoprono integralmente l’interno presentano un notevole interesse dal punto di vista iconografico e simbolico.
Infine, a Lusernetta, visita alla cappella di San Bernardino da Siena, edificata tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo. L’interno è stato affrescato da un anonimo pittore, detto Maestro di Lusernetta, che nella seconda metà del 1400 ha decorato le pareti del presbiterio.

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