Sono state tante le persone che hanno voluto iniziare l’anno esprimendo, attraverso la loro camminata silenziosa, il desiderio di pace. Fra di loro, il Vescovo Monsignor Piero Delbosco e i primi cittadini di Boves e Borgo San Dalmazzo. Nella tradizionale fiaccolata promossa dalla Scuola di Pace erano presenti generazioni diverse unitesi per la ricorrenza della Giornata Mondiale della Pace.
A fare gli onori di casa il nuovo coordinatore della storica istituzione bovesana Alessandro Cometto che ha spiegato anche il senso del titolo per l’edizione 2025: “Gocce di Pace”.
“Il nostro intento – ha esordito Cometto – è quello di fare in modo che la testimonianza di pace parta proprio dalle nostre case”.
Giorgio Falco ha invece portato la testimonianza dei volontari di “Operazione Colomba” impegnati nelle zone martoriate dai conflitti. In particolar modo è stata letta la testimonianza della volontaria Martina che opera in Palestina. Nel testo la giovane ha sottolineato in particolar modo come sia necessario trasformare la rabbia in energia positiva e ancora come la “resistenza non violenta sia un modo chiaro di scegliere la vita”.
Il lungo serpentone silenzioso ha raggiunto in successione le tappe programmate in piazza Borelli, Monastero di Santa Chiara, cappella di San Carlo e Municipio. Ad attenderli rispettivamente la compagnia “Il Teatro degli Episodi, i musicisti Giaime Mannias e Marco Santullo, il gruppo teatrale di Elisa Dani e l’Associazione GiovaniVerso.
Diverse testimonianze artistiche volte a sensibilizzare su tematiche quali l’accoglienza, la lotta per la libertà, il “dare sapore” alle relazioni e l’essere testimoni di pace.
In particolar modo nell’ultima tappa i giovani bovesani hanno chiesto ai partecipanti un impegno concreto dando a ciascuno una goccia di carta su cui imprimere un impegno di pace. Piccoli gesti concreti che, messi insieme, creano un oceano di idee utili a creare qualcosa di grande. Tutte queste gocce sono state legate e affisse proprio di fronte al Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale”.
Una volontaria di Emergency ha infine presentato l’iniziativa “R1PUD1A” che, partendo dall’Articolo 11 della Costituzione, invita la popolazione a gesti concreti in questa direzione.
“Oggi, in un mondo dove le guerre aumentano e la spesa militare continua a crescere – ha spiegato la volontaria – ripudiare la guerra non è solo un principio fondativo della nostra Costituzione, ma un dovere morale per proteggere il futuro delle generazioni a venire. La soluzione non è semplice, lo sappiamo. Ma, insieme, vogliamo trovare tutte le azioni concrete che possano fare la differenza”.