Per Aldo Cazzullo Francesco, San Francesco d’Assisi, oltre che uno straordinario santo, quello che tutti fin da bambini conosciamo, è il primo italiano. Perché la sua figura è fondamentale nel costruire l’identità italiana. Perché scrive la prima poesia in italiano: il “Cantico delle Creature” che a scuola tutti abbiamo studiato, perché nel suo peregrinare racconta l’Italia, inventa il presepe, in qualche modo rivitalizza il teatro. Ha ispirato poi tutti i grandi italiani.
Cazzullo racconta la vita straordinaria di Francesco, la giovinezza piena di ideali cavallereschi, la rottura con il padre, la spoliazione, l’incontro con il Papa, fino al grande mistero delle stimmate. Ma intanto ha trattato le donne da pari a pari, ha insegnato a rispettare i bambini, ad amare la natura, a proteggere gli animali. È stato il precursore dell’umanesimo. Ha restituito dignità a tutti, ai deboli, ai lebbrosi, agli ultimi. San Francesco è la parte migliore di noi.
Lavorando direttamente sulle fonti medievali – a cominciare dalla prima biografia del santo, quella di Tommaso da Celano, condannata al rogo – e sugli studi più recenti di Jacques Le Goff e Chiara Frugoni, l’autore traccia anche la storia del francescanesimo attraverso i personaggi ispirati dal santo fino al primo Papa chiamato Francesco.
Un libro da leggere che arriva non solo per celebrarne l’ottavo centenario della morte del santo patrono d’Ialia (1226) ma anche per riportare al centro della discussione pubblica il Vangelo. “Francesco è uomo senza tempo, capace di rivelazioni profetiche, dallo sguardo rivolto al futuro. Oggi che la Terra è in pericolo, che la specie umana rivela tutta la sua fragilità, l’insegnamento di Francesco è più attuale che mai”.
Insomma il tempo di Francesco è molto simile a quello di oggi, di guerre, soprusi, denaro, gerarchie sociali, per abbracciare un mondo nuovo.
Francesco il primo italiano
di Aldo Cazzullo
HarperCollins
19,50 euro





